La memoria negata: la Turchia e il genocidio degli armeni Fotografie di Kathryn Cook
Questa mostra è stata una delle piu interessanti che ho visto ultimamente: si tratta di fotografie della americana (molto brava veramente) Katrin Cook, fotoreporter che si è recata in Turchia, Armenia e altri paesi limitrofi, ripercorrendo le stesse tratte dei profughi armeni scampati dal tremendo genocidio del 1914-1915 per opera dei "Giovani Turchi",forza politica nata dalla dissoliuzione dell'Impero Ottomano.
Ecco il Link dal sito della galleria SanFedele. La mostra è aperta dal 16/11/2009 al 18/12/2009.
Bellissimi i testi accompagnatori delle fotografie: si parla di memoria storica, " che serve al presente e ci può servire ad evitare i drammi della storia".
La mostra è organizzata su due livelli, e le foto sono veramente molto suggestive: un bianco e nero spesso maliconico, dai colori molto intensi ,contrastati, a tratti sognante, teso ovviamente a colpire emotivamente l'animo dello spettatore, e a ricordare e non dimenticare un passato triste vissuto da questo popolo vessato da una vera e propria piulizia etnica.
Una serie di foto-poesie che fanno decisamente riflettere: è facile restare in silenzio ad ammirarne gli effetti evocativi.
La fotografa ritrae volti di adesso, tragitti, ferrovie, montagne, angoli di città (vafikli l'unico villaggio in territorio turco abitato da soli armeni).
Le immagini sono state riprese nel 2003, quindi relativamente recenti. Vorrei chiarire questo punto, non sono immagini "storiche" ma un racconto di viaggio della fotografa, diciamo così. Una "rievocazione per non dimenticare" vissuta sul campo, da parte di c hi non fa parte della cultura armena, ma cerca di comprenderla, di viverla
. Mi ha colpito comuunque anche il fatt o che in Turchia una parte di giornalisti e stampa, schierandosi per la tesi anti-negazionista in difesa della memoria e del diritto del popolo armeno ad essere tutelato, è stata purtroppo oggetto di discriminazione e minacce.
Prendere il treno e recarmi in pieno centro di Milano ne è valsa quindi la pena! Sono contento di mostrare alcune immagini della mostra senza nessun motivo cercando di ledere i diritti delle immagini della bravissima Cook
!;)
Ecco il Link dal sito della galleria SanFedele. La mostra è aperta dal 16/11/2009 al 18/12/2009.
Bellissimi i testi accompagnatori delle fotografie: si parla di memoria storica, " che serve al presente e ci può servire ad evitare i drammi della storia".
La mostra è organizzata su due livelli, e le foto sono veramente molto suggestive: un bianco e nero spesso maliconico, dai colori molto intensi ,contrastati, a tratti sognante, teso ovviamente a colpire emotivamente l'animo dello spettatore, e a ricordare e non dimenticare un passato triste vissuto da questo popolo vessato da una vera e propria piulizia etnica.
Una serie di foto-poesie che fanno decisamente riflettere: è facile restare in silenzio ad ammirarne gli effetti evocativi.
La fotografa ritrae volti di adesso, tragitti, ferrovie, montagne, angoli di città (vafikli l'unico villaggio in territorio turco abitato da soli armeni).
Le immagini sono state riprese nel 2003, quindi relativamente recenti. Vorrei chiarire questo punto, non sono immagini "storiche" ma un racconto di viaggio della fotografa, diciamo così. Una "rievocazione per non dimenticare" vissuta sul campo, da parte di c hi non fa parte della cultura armena, ma cerca di comprenderla, di viverla
. Mi ha colpito comuunque anche il fatt o che in Turchia una parte di giornalisti e stampa, schierandosi per la tesi anti-negazionista in difesa della memoria e del diritto del popolo armeno ad essere tutelato, è stata purtroppo oggetto di discriminazione e minacce.
Prendere il treno e recarmi in pieno centro di Milano ne è valsa quindi la pena! Sono contento di mostrare alcune immagini della mostra senza nessun motivo cercando di ledere i diritti delle immagini della bravissima Cook
!;)
Sembrano fantastiche
RispondiEliminadaniele credimi è una delle mostre piu belle di "street fine art" se cosi si può dire che ho visto negli ultimi anni, un genere di reportage che mi fa impazzire, ...molto intenso, evocativo. ed era pure gratuita. La cook vive a laovra a roma, voglio mandarle una email xcomplimentarmi con questa fino ora sconosciuta fotoreporter.
RispondiEliminaDici che ho leso qualche diritto di immagine a pubblicare queste foto? non ho chiesto se si potevano fare foto, ogni tanto me lo proibiscono, ogni tanto no...ciao;)
No ma va la hai fatto pubblicità aggratis!!
RispondiEliminaAlla mostra di Christopher Makos (il fotografo ufficiale di Warhol) che ho v isto l'altro ieri , gratuita ...se mostra si puo' chiamare(erano polaroids), mi hanno chiesto di non fotografare da vicino le immagini. In un'altra mi hanno proibito ! dipende da posto a posto. Quella di Makos non mi ha fatto impazzire, ma comunque un'esperienza in piu! Meglio quella della Cook, no compare.
RispondiEliminaciao
Beh perchè c'erano opere di Warhol probabilmente...poi non so non l'ho vista!
RispondiEliminaCiao , erano opere in realtà di Makos che era il suo fotografo ufficiale!
RispondiEliminaTornando al discorso Flickr, ma tu paretecipi alle discussioni o posti solo foto? ciao!
No non ho tempo di discutere, anche perchè in realtà non ho neanche dato un'occhiata degna di questo nome ehhe
RispondiEliminaPosto ogni tanto...cmq si possono fare belle "amicizie".